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Nel farvi i complimenti per l’iniziativa, vorrei segnalare alcuni calciatori del Bettini classe 1959 e 1958 che negli anni ’70 hanno fornito un contributo alle vittorie del mitico Bettini. i nostri allenatori sono stati in particolare De Angelis (giovanissimi), Antonio Dello Russo ( allievi regionali). Con quest’ultimo arrivammo secondi in campionato dopo aver battuto la Roma in casa ( in porta c’era l’attuale allenatore del Livorno Fernando Orsi). I giocatori sono Piero Cardile ( il sottoscritto) classe 1959 (centrocampista), Massimo Tretta (1958 portiere). Vi saremmo grati se poteste inserire questi due nominativi nell’elenco dei calciatori. Ho anche qualche fotografia dell’epoca che cercherò di trasmettervi. Cordiali saluti. Piero Cardile
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Il grande cuore del quartiere Tuscolano-Quadraro ha reso omaggio alla storica società di calcio e al suo fondatore Calogero Imbergamo... Lillo per tutti! Sabato 9 giugno presso l'oratorio della chiesa San Giovanni Bosco si è ricordata e festeggiata la fondazione del mitico Bettini Quadraro. Massiccia la partecipazione di ex giocatori, dirigenti, allenatori, fondatori, tra cui la signora Bettini e figlia, uno degli ultimi vice presidenti della gestione Imbergamo mister Dino Pellegrini, il signor Di Staso Natale storico 1° segretario della Società. Moltissimi i bambini presenti a testimoniare il cambio generazionale della storica Società, quella che oggi è conosciuta come CinecittàBettini. A ricordare il passato storico del Bettini Quadraro, Fabio Betulli, insegnante di educazione fisica ed ex giocatore e promotore della manifestazione, che ha ricordato la sua militanza nelle fila del Bettini Quadraro e la grande stima che lo ha legato per oltre 10 anni a questa società e al suo Presidente. Poi è stata la volta di mister Dino Pellegrini uno dei grandi dirigenti allenatori che ha ricordato le centinaia di partite effettuate in Italia e all'estero con il colori del "Bettini Quadraro" come lui tiene a specificare. Commovente è stato l'intervento di quello che possiamo dire essere stato uno dei cofondatori e 1° segretario della società il signor Di Staso Natale che con occhi lucidi ha ricordato la nascita di quella che era la loro "creatura" nel 1947, facendo riferimento all'amico di sempre il Presidente Calogero Imbergamo affettuosamente chiamato dagli amici "Lillo". Prendendo la parola Claudio D'Aguanno, giornalista dell'Unità, grandissimo amico della Società e del Presidente, tanto da scrivere e pubblicare un libro sulla storia del Bettini Quadraro, ha ricordato i suoi inizi, il suo primo scalciare un pallone descrivendo con calore quello che era il quartiere Quadraro, la sua gente, e la passione con cui quei baldi giovanotti, ricchi solo di volontà e voglia di dimenticare le brutture appena vissute essendo scampati ad una guerra, hanno dedicato la loro giovinezza affinché questa gloriosa Società potesse dimostrare la sua forza e la caparbietà che la contraddistinta per oltre 60 anni. La manifestazione ha dato la possibilità alle tantissime persone intervenute di poter vedere una bellissima mostra fotografica portando la mente indietro nel tempo: 60 anni fa! Concludendo la manifestazione Fabio Betulli ha voluto ringraziare tutti quelli che hanno dato la loro disponibilità affinché questo evento potesse riuscire così come il Presidente "Lillo" Imbergamo avrebbe voluto e desiderato non potendo peraltro essere presente per motivi di salute. Grazie Lillo, per la tua instancabile voglia di fare e di averci donato quello che per dirigenti, allenatori, accompagnatori, giocatori, è stato un bellissimo sogno "Un Sogno chiamato Bettini Quadraro"... (Articolo pubblicato sul giornale di abitare a Roma sul sito www.abitarearoma.net di Gaetano Di Staso, alias “Uomo della strada” facente parte del “Comitato Amici del Bettini Quadraro”).
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Grazie Fabio il 09 giugno2007 sarà per noi “Amici del Bettini”un'altra data storica da ricordare. Già perché grazie alla tua caparbietà sei riuscito a realizzare un sogno , che sicuramente era nella mente di tutti noi, ma che nessuno di noi ha voluto o potuto realizzare. Ritrovarci in campo per un giorno è stato come rivivere tutti quei giorni trascorsi insieme da sessant’ anni ad oggi. Incontrare di nuovo gli amici di ieri ha significato che soltanto la routine quotidiana ci divide, ma basta un tam-tam e siamo tutti li, pronti anche ad aiutarci nei momenti più difficili. Rivedere ragazzi degli anni sessanta, che hanno giocato insieme, con le loro famiglie, ha significato tutto quello che di positivo è stato il “ BETTINI DI LILLO IMBERGAMO”. Ha ragione Dino Pellegrini quando dice che un altro Bettini non potrà esistere, perché manca il perno principale, l’ anima di questa gloriosa società , ma peccando di presunzione vorrei aggiungere che tutti noi saremmo in grado, ognuno per la sua parte, di far rivivere anche calcisticamente le gesta del BETTINI QUADRARO, perché il messaggio di Lillo è il nostro stile di vita, anche nel quotidiano. Grazie Fabio Il prossimo 09 giugno 2008 ognuno di noi sarà di nuovo lì idealmente a ricordare questa giornata. Enrico Pisani
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Scusate se scrivo solo adesso, ma come tutti i presenti alla stupenda serata trascorsa sapevano dei miei impegni urgenti (ricovero per accertamenti). Stupendo é stato un evento che difficilmente scorderò, rivedere e abbracciare compagni con i quali abbiamo diviso le prime esperienze positive e negative della vita,che ci hanno forgiato e fatto conoscere la vera amicizia, che nonostante siano passati 35 anni vi ho trovato meravigliosi. Grazie grazie ancora al nostro amico Tabacchiera artefice della stupenda serata. Facciamone altre e non perdiamoci più di vista. Per Roberto Bruscolini non ti scordar di noi, arriveremo presto. Roberto Mosconi
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Che serata ! Nella vita capitano tante cose ma non a tutti succede di ricevere un giorno una telefonata che ti riporta indietro di 35 anni."Che fai vieni?Ci sono anche Di Stasi,Quintiliani"......non importa chi c'è.Sono a trecento chilometri ma verrei anche a piedi.E chi se lo perde Bastiano(Lelli)che ti riabbraccia come un padre o Mosconi che è più"matto di allora".Non ci siamo mai lasciati se ancora oggi c'è il rimpianto per quel rigore ..."che se entrava eravamo Campioni d'Italia".Alla fine della serata mi sono convinto che quel rigore era entrato perchè il gol lo abbiamo fatto noi quella sera in cui abbiamo scoperto che l'affetto e i valori che il Bettini ci ha insegnato sono rimasti gli stessi.Grazie Tabacchiera, artefice della serata;spero che la nostra cena sia d'esempio per tutti gli altri"fortunati" che hanno fatto la storia di questa società. La prossima volta la speranza è questa. Bruscolini Roberto
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La storia del Bettini Quadraro inizia nel giugno 1947. “Un gruppo di ragazzi che si vedeva nella sezione del Pci di via Cincinnato, dove oggi c'è la trattoria, decise di mettere su una squadra di calcio e mi chiese di fare da organizzatore. La cosa buffa è che io c'azzeccavo poco con le loro convinzioni politiche e in campo ero una schiappa ma di pallone ne capivo assai. Insomma ero considerato al di sopra delle parti e in grado così di spartire le litigate quotidiane. Comunque sia si stabilì una sottoscrizione di mezza lira a testa e si battezzò la squadra col nome del giornale dei comunisti: Unità Quadraro” (Parole di Calogero Imbergamo, fonte Claudio D’Aguanno) Altra tappa fu la famiglia Quadraccia, nota per le bici, che si fece “convincere” dal presidente a dare il nome alla squadra del quartiere: Quadraccia Quadraro. Il nome durò per un po’ di anni, ma l’avventura e la passione crebbero notevolmente. Altro nome dato alla società era Villani Quadraro, dal nome di un negozio di radio e televisioni che si trovava nelle vicinanze dei p.za del Quadraretto. Ma il nome definitivo alla squadra fu dato dal pastificio Bettini, noto per la sua qualità. Il proprietario dell’azienda, Zanetto Bettini, aveva un figlio, Roberto, che giocava in porta, anche a buon livello. Anche in quel caso l’opera “convincente” è stata quella del presidente Imbergamo e il “Pastifico Bettini”, che oggi non esiste più, legò il nome della squadra a quello del quartiere. La squadra ( e siamo a metà degli anni 50 ) si chiamò Bettini Quadraro, nome che fu definitivo, tranne la parentesi, a metà degli anni settanta, di Cedar Bettini, “matrimonio” che durò per un paio di stagioni. I campi di gioco furono per primo il Sangalli, che si trovava a Torpignattara, poi il trasferimento al campo “Tombe Latine”, l’attuale San Anna, dove gioca l’Almas Roma, e nel 1955 il Bettini Quadraro trasferì armi e bagagli allo storico campo Cinecittà, che si trovava all’angolo tra la via Palmiro Togliatti e la Via Tuscolana. Nel 1986, per fare posto al Centro Commerciale “Cinecittà Due”, il campo si è trasferito in Via Q. Publicio, dove è attualmente. Dalla metà degli anni 90, precisamente nel 1994, la storica e gloriosa squadra si è fusa con la Pol. Cinecittà, dando vita all’attuale Pol. Cinecittà Bettini. Per quanto riguarda l’attività della società calcistica “Imbergamo, allora ventenne” (siamo nel 1947,…) “dopo i primi contatti calcistici nel torneo UISP”, scalò il vertice regionale con la squadra in promozione, il massimo torneo regionale” di allora. “Quando la Lega Laziale ridusse i gironi della Promozione da tre a due, il Bettini Quadraro s’indirizzo verso l’attività giovanile” (Fonte Roberto Ciavatta). Il Bettini Quadraro è rimasto al vertice del calcio Laziale e Nazionale per diversi anni, dando vita a un’impresa bella, affascinante ma irripetibile. Non ci interessa menzionare i giocatori arrivati a giocare nella massima serie ( e vi possiamo assicurare sono tanti….). Quello che ci preme mettere in risalto è che con l’attività sportiva tanti ragazzi, sia del quartiere che da tutte le parti di Roma e del Lazio, hanno avuto l’occasione di cimentarsi in uno sport bello come il calcio e avere degli obbiettivi che sono ben diversi dal semplice sentirsi famosi, ma semplicemente protagonisti. Il resto appartiene alla storia che vogliamo continui sugli album dei ricordi e sul sito che abbiamo costruito.
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in un mondo che avvolge come giudice impietoso, nelle sue nere spire la dolcezza del mondo, che perde nei suoi gelidi meandri i veri valori della vita appare, come un naufrago esausto, la viva luce della speranza. Questa speranza che troppe volte ci è stata reclusa ora è lì, in quei campi, tra quel sudore, tra quelle corse, in quel dolce batticuore che sempre, inesorabilmente, ci rende uniti, pronti a lottare per un ideale, che finalmente ci fa sentire liberi, indomiti eppur domati, palpitanti eppur sereni. Com’è dolce poter gridare quel nome, com’è caldo quell’abbraccio che emana dagli occhi velati di commozione, è così vivo, così reale da sentirlo palpabile nell’aria, da trasmettersi in essi per dargli tutto il nostro coraggio, la nostra forza, la nostra speranza. Tutto si perde, si dimentica, in quel verde prato, in quell’affannarsi, nel dare sempre col cuore il meglio di se stessi. Questi sentimenti fino Ad ora sconosciuti si sono incisi in noi con il marchio indelebile dell’amore. E Lei, come il più bianco vessillo, è il simbolo di questa fede, è l’essenza stessa di essa. Grazie Presidente, grazie per queste meravigliose sensazioni, per averci ammesso in questa sua grande famiglia, per poter far parte di essa, per poter dire sempre e con orgoglio: Forza Bettini
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E' così AMICI DEL BETTINI quello vero siamo noi , e ne ho avuto conferma venerdì ultimo scorso quando ci siamo visti per mettere a fuoco la parte organizzativa del 09 giugno prossimo. A parte Fabio Betulli , i presenti si conoscevano per fama o per sentito dire , ed era presente la generazione di IERI , IERI L'ALTRO e quella più remota degli inizi del Bettini . E tutti come una buona tradizione familiare siamo cresciuti ed abbiamo cresciuto generazioni di aspiranti calciatori con un unico scopo finale , quello di consegnarli alla società Campioni ed esempi di moralità e lealtà di vita. Alcuni di loro , con nostra fiera soddisfazione, hanno raggiunto anche il traguardo più ambito e sognato , quello di calcare i campi verdi degli stadi di società professionistiche , e nessuno tra i più fortunati e i meno possono dimenticare il padre putativo di questa società LILLO IMBERGAMO , a cui va credo il nostro più grande pensiero , in questi momenti così difficile e il GRAZIE più caloroso e sincero per tutto quello che ci ha dato. Mi auguro che il pensiero di Fabio possa avere sabato prossimo il successo sperato , anche perchè ha impegnato tutto se stesso per la riuscita di questa manifestazione, e chissà che non si possa ritornare anzichè in campo per un giorno più spesso , anche perchè tutto può passare ma il BETTINI RESTA E RESTERA' PER SEMPRE INDELEBILE NEI NOSTRI CUORI. Ciao a tutti Enrico Pisani
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Alessandro è stato un ragazzo che giocava con il Cinecittà Bettini. E' venuto a mancare all'affetto dei suoi genitori e dei suoi cari metre disputava una partita di calcio.Lascia un commento

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Sono veramente contento di questa iniziativa che state portando avanti,per me è veramente un onore aver giocato per molti anni nel MITICO bettini dove ho imparato molto e che mi ha aiutato a raggiungere , grandi soddisfazioni. Faccio a tutti voi i complimenti per quello che state realizzando e cerchero' di essere presente il 9 giugno alla festa del bettini quadraro e di reperire a breve documentazione fotografica e articoli che devo tirar fuori dal cassetto dei ricordi che possono essere di aiuto per implementare il sito. Da qualche giorno sto visitando il sito e se vi puo' essere di aiuto ,anzi mi sono tornati in mente alcuni giocatori e allenatori che non avete menzionato come Pierpaolo Ulisse che formava con me la coppia difensiva centrale dai giovanissimi fino alla juniores,Botti Enrico,Tozzi Marco....Vladimiro Valdarchi che mi ha allenato per diversi anni..... Cerchero' ,per quanto possibile, di dare il mio contributo per la buona riuscita della festa del 9 giugno. Un saluto a tutti Voi. Fabrizio Carracoi
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